Jet Lag: come contrastare il ‘mal di fuso’

In un mondo di viaggiatori assidui, il Jet Lag è diventato uno dei disturbi primari. Conosciuti in italiano come ‘mal di fuso’, questo non è altro che un insieme di fastidi che si manifestano quando il ritmi biologici subiscono uno sfasamento a causa dell’attraversamento di più fusi orari.

La patologia del Jet Lag è conosciuta anche come disritmia, discronia o disincronosi e interessa milioni di persone sparse per il mondo. Il ritmo circardiano non è altro che l’orologio biologico che risiede in ognuno di noi e che regola attività di veglia/sonno in base alle ore di luce e buio dell’ambiente circostante. Più fusi orari si attraversano, più sarà difficile per il corpo abituarsi a questi nuovi ritmi e si manifestano alterazioni delle secrezioni ormonali e della pressione sanguigna. In effetti i sintomi che comporta il Jet Lag sono numerosi e vanno a toccare numerose funzioni come quelle intestinali e la digestione.

Subire il Jet Lag, quindi, vuol dire riprogrammare i propri ritmi secondo l’ora vigente del luogo in cui ci si trova, bisogna appendere nuove tecniche per riprendere il sonno notturno.

Tutti i sintomi del Jet Lag: dall’ansia all’affaticamento

Il ritmo circadiano non è governato solo dalle ore di luce e buio di una giornata, ma anche da fattori come temperatura esterna, assunzione di farmaci, pasti, esercizio fisco e interazioni sociali. Per fortuna, l’organismo è dotato di capacità di adattamento, ma quando si attraversano più fusi orari, la questione diventa complicata.

Ci sono, poi, alcune condizioni che aggravano il disturbo, come:

• età avanzata: gli anziani ne soffrono maggiormente
• pressione della cabina aerea: quest’ultima favorisce i sintomi della discronia, anche senza che ci sia un reale fuso orario
• viaggiare verso est: pare che il corpo si adatti meglio a un giorno che si allunga anziché ad uno che si accorcia
• ingente numero di fusi orari: più se ne attraversano, più se ne risente

I sintomi del jet lag sono:

• ansia
• irritabilità
• confusione
• problemi intestinali
• disturbi del sonno
• affaticamento
• dolore muscolare
• mal di testa
• sintomi mestruali
• sudorazione
• sensazione generale di malessere
• problemi digestivi
• difficoltà di concentrazione

Oltre al Jet Lag, ad accentuare il malessere, comunque, ci si mettono anche disidratazione, stress, carenza di sonno e consumo di alcol e caffeina durante il volo. Va da sé, quindi, che diminuire il consumo di tali sostanze e idratarsi correttamente è un buon modo per limitare i danni.

Per riprendersi dal Jet Lag ci vogliano tanti giorni quanti sono i fusi orari attraversati.

Consigli per riprendersi dal fuso orario

Il Jet Lag tende a svanire da solo nell’arco di pochi giorni, ma se così non fosse, il medico curante potrà prescrivere una cura farmacologica adeguata.

• La fototerapia è un toccasana per ripristinare i ritmi circardiani, quindi è consigliabile stare al sole il più possibile. Per coloro che non hanno tempo, andranno bene anche lampade artificiali.
• La melatonina è un grande aiuto per chi soffre gli effetti del Jet Lag: essa è sintetizzata dall’organismo nelle ore di buio ed ha lo scopo di favorire il sonno. Noi consigliamo integratori di melatonina, come ad esempio Melatonina 1000 gocce e Melatonina Dispert, ottimi per reintegrare naturalmente il sonno.
• Evita lunghe sieste: cerca di resistere alla tentazione di fare lunghe sieste durante il giorno dopo il tuo arrivo. Cerca invece di rimanere attivo fino all'orario normale del riposo notturno per aiutare il tuo corpo ad adattarsi al nuovo fuso orario
• Tanta idratazione: mantieni una buona idratazione bevendo acqua a sufficienza durante il volo e dopo l'arrivo.