Alito cattivo: lo zenzero aiuta a combatterlo
avcomm
2020-09-01 00:00:00
Consigli del Farmacista

Alito cattivo: lo zenzero aiuta a combatterlo

L’alito cattivo è un disturbo abbastanza comune che arreca molto imbarazzo negli individui che ne soffrono. Nota anche come “alitosi“, porta infatti ad avere difficoltà nell’intrattenere rapporti interpersonali e le relazioni sociali in genere per chi ne mostra i sintomi.

Cause

Comprendere le possibili cause dell'alitosi è il primo passaggio da intraprendere, dato che, in alcuni casi, esse hanno sede non all’interno del cavo orale, ma più in profondità.

Sicuramente una delle cause più comuni dell’alitosi è la cattiva igiene orale conseguente a:

  • impiego sbagliato e inefficace dello spazzolino;
  • utilizzo di un dentifricio scadente;
  • non utilizzo o utilizzo saltuario di colluttorio e filo interdentale.

In seguito a tali abitudini poco sane, i residui di cibo e il presentarsi di carie favoriscono l’accumulo di batteri, la cui prima conseguenza è il cattivo odore emanato dalla bocca.

Può capitare, però, che l’alitosi si manifesti anche quando si è attenti alla propria igiene orale. In questi casi, alla base del disturbo potrebbero trovarsi:

  • difficoltà digestive;
  • stress;
  • disturbi gastrointestinali;
  • terapie farmacologiche (come ad esempio l’assunzione di farmaci diuretici);
  • consumo di alcol, sigarette o alcune patologie che coinvolgono l’apparato respiratorio.

Il potere dello zenzero

Essendo l’alitosi determinata da una molteplicità di fattori, rimane importante comprenderne le cause.

Partendo da questo presupposto, soprattutto quando le cause vengono da disturbi o residui afferenti al cavo orale, sembra che lo zenzero possa essere un valido alleato.

Alcune ricerche effettuate in Germania hanno dimostrato che lo zenzero è tra i rimedi più efficaci contro l’alitosi. Gli studi si sono concentrati sull’effetto che la saliva ha sul gingerolo, un principio presente nello zenzero fresco, che gli dà quel tipico gusto pungente.

Il gingerolo sarebbe in grado di stimolare la produzione di un enzima sulfidril ossidasi 1 presente nella saliva, che ha la capacità di coprire le sostanze maleodoranti, contribuendo a limitare l’alito cattivo, così come il retrogusto che resta in bocca dopo il consumo di bevande o alimenti molto forti come il caffè.

Se hai qualche dubbio oppure vuoi semplicemente approfondire l’argomento, contattaci. Il nostro team di professionisti è a tua totale disposizione.

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