Troppo pc o smartphone? La tua vista può essere a rischio.
Ciò accade perché gli occhi vengono strizzati meno di frequente, rallentando la diffusione del film lacrimale sulla superficie dell’occhio con conseguenze che vanno dall’affaticamento al bruciore, dall’irritazione al dolore.
Quando questo tipo di stimolo persiste a lungo, si può presentare un’infiammazione che, nel tempo, può diventare anche cronica.
La secchezza e l’affaticamento oculare
La secchezza oculare, quando non curata, da moderata può diventare grave e alterare la qualità della vita associandosi anche a:
- dolore agli occhi;
- difficoltà d’esecuzione di attività quotidiane come lettura, guida, uso di dispositivi digitali;
- abbassamento delle energie dovute a riduzione del sonno;
L'affaticamento oculare è, invece, uno dei disturbi più diffusi che si possono presentare in seguito a un sovraccarico lavorativo degli occhi. La stanchezza spesso è conseguente all'elevato sforzo dei muscoli intrinseci ed estrinseci del bulbo oculare, ovvero quelli della messa a fuoco.
Le buone pratiche
Utilizzare qualsiasi schermo al buio danneggia la vista.
La cosa migliore da fare è utilizzarli tenendo sempre una luce accesa e regolando la luminosità dell’apparecchio, facendo in modo che non sia più forte di quella circostante, per non sforzare la vista.
È importante prendere pause regolari e fissare un punto in lontananza per combattere secchezza e offuscamento degli occhi. Sbattere le palpebre può essere utile per mantenere intatto il film lacrimale, che ci consente di vedere nitidamente e ci protegge da corpi estranei e dalle sostanze irritanti.
Stare alla giusta distanza dallo schermo del computer, oltre a posizionarlo in modo che sia alla stessa altezza del nostro sguardo. Fra monitor e occhi si dovrebbe mantenere una distanza che va dai 50 agli 80 cm, in base anche dalle dimensioni dello schermo.
I colliri
L’utilizzo delle lacrime artificiali è una buona abitudine, anche se è meglio evitare i colliri che contengono antibiotici, cortisonici o cortisonici in associazione a vasocostrittori a meno che non vengano prescritti dall’oculista per curare un’eventuale infezione.
Se vuoi approfondire l’argomento oppure porre qualche domanda, non esitare a contattarci. Il nostro team di professionisti sarà felice di risponderti.